La Corte di Giustizia Ue ha stabilito che talune norme Fifa in materia di trasferimenti internazionali di calciatori professionisti sono contrarie al diritto dell’Unione Europea, giacché ostacolano la libertà di circolazione dei giocatori e restringono la concorrenza tra i club.
La sentenza è stata originata dal caso dell’ex calciatore francese Lassana Diarra, al quale la Società di appartenenza Lokomotiv Mosca aveva contestato la violazione dell’articolo 17 del c.d. Regolamento Fifa sui trasferimenti dei calciatori.
Invero, tale norma prevede che se un giocatore risolva unilateralmente il contratto di lavoro senza «giusta causa» prima del termine di scadenza, il calciatore stesso e l’eventuale club che intenda ingaggiarlo sono responsabili in solido per il pagamento di un’indennità in favore del club di provenienza.
Per la Corte di Giustizia Ue queste norme sono “contrarie al diritto dell’Unione poiché sono tali da ostacolare la libera circolazione dei calciatori professionisti che vogliano far evolvere la loro attività andando a lavorare per un nuovo club, stabilito nel territorio di un altro Stato membro dell’Unione”, facendo gravare su tali giocatori, e sui club che intendano ingaggiarli, “rischi giuridici rilevanti, rischi finanziari imprevedibili e potenzialmente molto elevati, nonché significativi rischi sportivi, che, considerati nel complesso, sono tali da ostacolare il trasferimento internazionale di questi giocatori”.
Fonte: “Il Sole 24 Ore” (Edizione 04/10/2024).
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