Il diritto di accedere alle informazioni sulla propria origine si estende oltre i genitori biologici, anche ai più stretti congiunti come i fratelli e le sorelle, ancorchè non menzionati dalla norma (art. 28 comma 7 L. 184/1983, sull’adozione).

Lo ha stabilito la Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n. 6963 del 20/3/2018.

Peraltro, anche i predetti congiunti hanno il diritto di essere interpellati, affinchè possano esprimere consenso o diniego al rilascio delle informazioni richieste; e tanto, con le modalità prescritte da S.U. 1946/2017 (che avvalorava l’interpello quale modalità del contemperamento degli opposti interessi).

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